Cittadinanza italiana: chi ne ha diritto e come ottenerla

Cittadinanza italiana: perché richiederla?

Per uno straniero ottenere la cittadinanza italiana vuol dire anche diventare cittadino dell’Unione Europea e quindi avere diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli stati membri oltre che ovviamente in Italia.

Vuol dire godere della tutela, in qualsiasi paese si trovi, da parte delle autorità diplomatiche e consolari di uno stato dell’unione, e il passaporto italiano è considerato tra i più importanti al mondo per i vantaggi e le tutele che offre.

Ci sono poi gli altri diritti correlati alla cittadinanza: diritto all’elettorato, attivo e passivo quindi il diritto dovere di scegliere i propri rappresentanti al Parlamento italiano ed Europeo e la possibilità di essere eletti alle varie cariche possibili: deputato, senatore, sindaco, assessore, ecc

Cittadinanza italiana: come ottenerla?

Le modalità per acquisire la cittadinanza italiana sono le seguenti:

  • Per nascita o iure sanguinis</strong>, ovvero nati o addottati da almeno un genitore cittadino italiano.
  • Per residenza ovvero quando si risiede nel territorio italiano ininterrottamente e regolarmente da 10 anni.
  • Per matrimonio, ovvero perché si è sposati una persona cittadina italiana. Si può chiedere dopo due anni dal matrimonio e di residenza in Italia oppure dopo tre anni dal matrimonio se residenti all’estero. I tempi di dimezzano se dall’unione sono nati o nascano dei figli.
  • Per iure sanguinis come discendente da cittadino italiano. In questo caso ci sono due procedimenti, amministrativo e giudiziale, non sono alternativi e che dipendono dalla composizione dell’albero genealogico dell’interessato.

Se le prime tre modalità sono semplici e chiare, le cose si complicano un po’ per l’ottenimento della cittadinanza italiana iure sanguini, detta anche ”via materna” >”.

Cosa intendiamo per “iure sanguinis”

Prima della costituzione della Repubblica Italiana, solo i genitori di sesso maschile trasmettevano la propria cittadinanza ai loro discendenti. La cittadinanza delle donne era vincolata a quella del marito, ovvero, in caso di matrimonio contratto con cittadino straniero, si verificava la perdita automatica della cittadinanza da parte della moglie e la susseguente impossibilità di trasmettere essa ai propri discendenti.  

Il 1° gennaio 1948, con la Costituzione della Repubblica Italiana, viene introdotta l’uguaglianza fra donne e uomini e, di conseguenza, il diritto delle donne di preservare la propria cittadinanza a seguito del matrimonio, nonché trasmetterla ai figli.

Questo diritto è valido solo per i figli/figlie delle donne italiane nati dopo il 01.01.1948, che quindi possono attivare la procedura amministrativa.

Nonostante diverse sentenze che rendono, di fatto, incostituzionali le norme che dispongono la perdita della cittadinanza e della sua trasmissione da parte delle madri, e l’evoluzione della normativa sul tema, per le persone nate prima del 1° gennaio 1948 non si applica automaticamente la trasmissione della cittadinanza.

Per i discendenti delle donne italiane, nate prima del 01.01.1948, non resta che ricorrere al riconoscimento giudiziale della cittadinanza italiana.

Chi può chiedere il riconoscimento giudiziale della cittadinanza?

Possono chiederlo i figli e le figlie, di donna italiana o donna discendente di cittadino italiano, nati prima del 1948. Di conseguenza, anche i loro discendenti possono beneficiare di tale possibilità.

Una volta che l’interessato ha ottenuto la cittadinanza italiana, il coniuge potrà richiederla per matrimonio, per i figli minorenni si potrà richiedere contestualmente o successivamente, presso il Consolato della circoscrizione di residenza; mentre per i figli maggiorenni si consiglia di avviare una richiesta assieme al genitore.

Cittadinanza italiana: come funziona la procedura giudiziale?

La procedura deve essere presentata presso il Tribunale di Roma, quale organo competente territorialmente per legge.

Nel caso in cui l’interessato al riconoscimento della cittadinanza non sia domiciliato e/o residente in Italia, potrà ottenere detto riconoscimento, per sé e per altri familiari, senza dover recarsi in Italia. Basta dare giusta procura al legale di fiducia.

Il tempo della procedura è di circa un anno e mezzo da quando si presenta la domanda giudiziale in Tribunale a Roma.

Non è necessario che avvenga prima il riconoscimento della cittadinanza al discendente più prossimo alla cittadina italiana, ovvero, l’interessato può far domanda a prescindere dal fatto che il nonni/la nonna o genitore, l’abbia fatta.

Una volta emessa la sentenza e provveduto alla sua trascrizione presso l’Ufficio dello Stato Civile competente, lo Studio legale Navarro-Uberti si occuperà dell’invio della documentazione ottenuta (certificati di nascita e di matrimonio italiani).

La documentazione servirà per potersi iscrivere all’AIRE (Anagrafe Italiani residenti all’Estero) tenuta presso il Consolato di competenza e richiedere il passaporto italiano, in qualsiasi momento.

Quali sono i documenti necessari

  • Certificato di non naturalizzazione del paese di provenienza, tradotto e legalizzato.
  • Certificati di nascita di tutti i componenti della famiglia in linea dritta, dall’avo italiano all’interessato. Tradotti e legalizzati.
  • Certificati di matrimonio di tutti i componenti della famiglia in linea dritta, dall’avo italiano all’interessato. Tradotti e legalizzati.
  • Certificati di morte dei componenti della famiglia in linea dritta deceduti. Tradotti e legalizzati.
  • Documenti personali di chi chiede la cittadinanza.
  • Certificato di residenza di tutti coloro che chiedono la cittadinanza.
  • Procura al legale che vi farà la pratica.

Lo studio legale Navarro-Uberti può aiutarti ad analizzare la documentazione in tuo possesso, a verificare che sia completa</strong> e a tradurre tutti i documenti richiesti. Inoltre, lo studio potrà aiutarti nel reperimento delle informazioni/documentazioni mancanti.

Cittadinanza italiana: primi passi per ottenerla.

Le prime informazioni utili alla ricerca del tuo antenato italiano le poi trovare all’interno della tua famiglia. Ovviamente più distante è l’ascendente, più complesso diventa reperire i documenti necessari.

Chiedete per prima cosa ai parenti più anziani, che possono fornire informazioni preziose su come e dove trovare i certificati dello Stato Civile necessari per la procedura di riconoscimento della cittadinanza italiana.

Una volta identificato il parente dal quale si può ottenere la cittadinanza, lo Studio legale Navarro-Uberti potrà aiutarti a reperire tutta la documentazione necessaria.

Altre fonti di informazione possono essere: il certificato di morte del cittadino italiano (ove alcune volte risulta il luogo d’origine della persona), passaporto, carta d’imbarco e sbarco, copia dello Estratto riassunto dell’atto di nascita dei fratelli e figli dell’ascendente italiano.

Hai bisogno di ulteriori informazioni, scrivi scrivi a info@studiolegalenavarrouberti.it.

Ricorda di inserire i seguenti dati:

  • Nome completo del cittadino italiano;
  • Data o anno esatto/approssimato di nascita;
  • Nome e cognome dei genitori;
  • Luogo esatto o presumibile di nascita.
  • Nel caso in cui il cittadino italiano abbia contratto matrimonio in Italia, è inoltre necessario fornire:
  • Nome completo del coniuge; – Filiazione del coniuge;
  • Data esatta o approssimata della nascita del coniuge;
  • Luogo esatto o presumibile di nascita del coniuge;
  • Luogo esatto o presumibile del matrimonio;
  • Data esatta o approssimata del matrimonio.

Trovi qui la versione in lingua spagnola https://www.linkedin.com/pulse/quiero-obtener-la-ciudadan%25C3%25ADa-italiana-mara-navarro