
Con questo intervento torniamo nuovamente a parlare della riforma della giustizia (riforma Cartabia) con particolare attenzione alle innovazioni che interessano una delle materie maggiormente trattate dallo Studio Legale Navarro Uberti, la rettificazione di sesso.
I cambiamenti che vi stiamo per illustrare sono di notevole rilevanza perché consento di godere di una serie di benefici sicuramente non indifferenti.
Entriamo nel dettaglio:
Caratteristiche
Il “rito semplificato” ha lo scopo principale di rendere più snello e rapido il procedimento civile.
Infatti, è stato pensato per le cause civili in cui si ravvisino determinate ipotesi:
- i fatti di causa non siano controversi;
- che i summenzionati fatti siano tutti dimostrabili con documenti;
- la domanda o richiesta al Giudice sia di pronta soluzione;
- la domanda richieda un’attività istruttoria (prove) non complessa.
Tutti questi presupposti e/o requisiti appena elencati sono perfettamente compatibili con il processo di rettifica sesso.
Pertanto, con questa nuova formulazione del processo, l’intera difesa deve essere svolta già con il primo atto nel quale devono essere indicate tutte le fonti di prova (nel nostro caso, quindi, andranno presentati tutti i documenti rilevanti tra i quali, in particolare, le relazioni mediche endocrinologiche e psicologiche).
In questa nuova prospettiva, quindi, è fondamentale che venga svolta un’attività preparatoria precisa e completa perchè sarà poi molto più complicato una successiva integrazione documentale in corso di causa.
Infatti, sempre nell’ottica di uno snellimento della procedura, non è previsto il deposito di ulteriori memorie difensive diversamente da quanto era possibile fare in passato.
Questa, peraltro, è una prerogativa dello Studio Legale da sempre.
Noi crediamo che sia fondamentale accompagnare l’assistito nella “costruzione” della propria causa ed ora, con queste novità, la nostra filosofia di lavoro che abbiamo adottato nel tempo diventa ancora più importante.
Per fare ciò ci interfacciamo in modo diretto con tutti i professionisti coinvolti (psicologo/psichiatra/endocrinologo..) perché crediamo che un lavoro di equipe possa sia portare ad un risultato più efficace, sia arrecare un maggior beneficio anche all’interessato.
Evitate, dunque, di affidarvi a professionisti non esperti della materia che potrebbero non essere in grado di valutare in modo preciso la migliore strategia difensiva aderente alle vostre esigenze.
Benefici
Come si traducono tutte queste novità in un beneficio per te?
Ebbene la nuova procedura permetterà di giungere alla sentenza in tempi nettamente inferiori rispetto a quelli cui siamo abituati (fino ad oggi in media circa 2 anni).
Tutto questo grazie al fatto che, sempre e solo nel caso in cui tutta la documentazione presentata sia sufficientemente strutturata, è possibile evitare lo svolgimento della consulenza tecnica d’ufficio cioè l’analisi della tua condizione medico-psichiatrica da parte di un professionista nominato dal Tribunale.
Così facendo, oltre ad una soluzione più rapida, non sarai costretto a sottoporti all’ennesima analisi necessaria a dimostrare oltre alla tua condizione di salute, anche e soprattutto, il tuo approccio alla transizione.